Scritti di
Cesare Andrich, Daniele Ceschin, Luca Luchetta, Giuseppe Magrin, Simone Menegaldo, Loris Serafini
96 pp. - formato cm 15x21 - ril. brossura con copertina
con alette
TiPi edizioni - 2020
ISBN 979-12-80019-09-7 - € 12 ,00 (iva Incl.)
Caporetto fu devastante per l’intero paese: fu una sconfitta militare pesantissima, che per centinaia di migliaia di civili si trasformò in una fuga per non rimanere ostaggi del nemico che avanzava. Da un momento all’altro diventarono profughi, dispersi e non sempre ben accolti in ogni parte dell’Italia.
Fu un esilio amaro e doloroso, del quale scrive il massimo conoscitore e studioso della materia, Daniele Ceschin. Dal canto suo Cesare Andrich riporta le testimonianze di quello che è passato alla storia civile, non soltanto dell’Agordino, ma di tutte le terre occupate dagli austro-ungarici come l’an de la fam. Dal novembre del 1917 al novembre del ‘18, sotto un regime d’occupazione durissimo, la comunità di un piccolo paese, Vallada, patì la fame, soffrì l’ingiustizia, sognò la liberazione.
Vi fu durante la Grande Guerra un fronte sul quale gli scontri armati mai s’erano spinti: l’alta montagna alla sua estremità orientale, sull’Ortles-Cevedale, lungo quella che agli alpinisti è nota come Catena delle 13 Cime. Giuseppe Magrin ci racconta della Battaglia del San Matteo, che durò dal 13 agosto al 3 settembre 1918, su di un teatro ove mai si era combattuto così in alto, tra Alpini e Kaiserschützen.
L’anno della resistenza e della riscossa dei montanari in armi
dei civili oppressi
dalla cupa e brutale occupazione
dell’Austria-Ungheria.
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