Piergiorgio Cesco Frare, Giovanni Tomasi
192 pp. - formato cm 17x24 - brossura/sovraccoperta
Collana "Inventa tradere", n. 1 - Tip. Piave ed. - 2014
ISBN 978-88-98639-07-6 - € 18,00
Un capitolo inedito di storia del Cadore, di lunga durata, circa sette secoli, dal 1171 al 1834. Si tratta delle proprietà di due abbazie benedettine, quelle di Santa Maria di Follina e di Sant’Andrea di Busco, entrambe site a quel tempo nella Diocesi di Ceneda, oggi di Vittorio Veneto, nell’attuale Provincia di Treviso. Cospicui patrimoni fondiari sparsi in tutto il Cadore, nonché a Ponte nelle Alpi e Castellavazzo, oggetto di una complessa gestione amministrativa e organizzazione territoriale, sino al loro declino e alla scomparsa, per effetto delle soppressioni veneziane del tardo Settecento. Ne emerge un quadro nuovo della società del Cadore, la cui popolazione fu legata a lungo da stretti e sentiti vincoli, economici, sociali e religiosi, con l’abbazia di Follina, in un mutuo e fattivo interscambio di beni e persone.
Corredano il testo i regesti di circa 150 documenti, una pertinente e gradevole iconografia, anche a colori, e i necessari apparati scientifici, cioè i copiosi indici e il glossario.
«Una iniziativa
che farà ulteriore luce sulla
vita privata della regione in un periodo piuttosto oscuro.
In questi anni di materialismo è
consolante vedere che ci sono ancora studiosi che si occupano
di cultura e della storia locale
del lontano passato».
G. Richebuono
RASSEGNA STAMPA
1. Archivio Storico Cenedese n. 2/2016
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