Scritti di
Orazio Andrich, Susy Dan Lombardi,
Vittorio Fenti, Valentina Fontanive,
Claudio A. Luchetta, Livio Vanzetto
112 pp. - formato cm 15x21 - ril. brossura con copertina
con alette
TiPi edizioni - 2020
ISBN 978-88-98639-96-0 - € 12 ,00 (iva Incl.)
Dopo le radiose giornate di maggio tutto sembrava semplice, la propaganda aveva raccontato che in poche settimane l’Italia avrebbe vinto, Cadorna assicurava che in qualche «sbalzo» sarebbe arrivato a Lubiana e poi... poi la realtà fu spietata sulle pietraie del Carso e sul fronte montano, dall’Adamello al Pasubio, dall’Altopiano di Asiago alle Dolomiti alle Alpi Carniche e alle Giulie.
Le montagne venete si trasformarono in una terribile campo di battaglia, dove venne sperimentata un’arma speciale e dirompente: la mina. Poi giunse la rotta di Caporetto e l’Italia vacillò, per trovare poi la forza di resistere sul Monte Grappa e sulle rive del Piave, fino alla vittoria. Ma per la popolazione civile dei territori occupati (tutto il Friuli, tutta la provincia di Belluno, parte delle province di Treviso e di Venezia) fu un anno tremendo: l’anno della fame.
Dal maggio
radioso,
al logorio
della trincea,
da Caporetto
all’anno della fame
e infine la vittoria.
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